Viaggio in Etiopia

Viaggio in Etiopia

Etiopia

L’Etiopia, secondo un’antica leggenda, fu fondata da Etiopik, uno dei pronipoti di Noè, famoso personaggio di cui parla la Bibbia. Sempre il testo sacro narra la visita a Salomone, re d’Israele, della regina di Saba, sovrana del regno che si estendeva dall’Arabia alle coste dell’Abissinia (attuale Yemen). Dalla loro unione nacque Menelik, capostipite degli imperatori etiopi,“re dei re”. Diventato adulto, egli andò a fare visita al padre a Gerusalemme. Al suo ritorno in Etiopia portò l’Arca dell’Alleanza con lui, tuttora custodita ad Axum con il suo prezioso contenuto: “le tavole dei Dieci Comandamenti”.

L’Etiopia è una terra ricca di storia e di cultura e racchiude in sé natura, “la culla dell’umanità”, dopo il ritrovamento di “Lucy”, primo ominide e vissuto 3.2 millioni di anni fa, tuttora custodito nel Museo nazionale di Addis Ababa.

Axum 

Aksum è la più antica città dell’Etiopia, la prima capitale dei regni di Saba. Si trova nella regione settentrionale, a 1124 km a nord da Addis Ababa. Famosa per la presenza degli obelischi monolitici, Aksum è considerata dagli etiopi luogo nel quale è custodita l’Arca dell’Alleanza, all’interno della chiesa di Santa Maria di Sion.

Gondar 

Fu fondata dall’imperatore Fasilidas nel 1632 d.C. ed era la capitale del’Etiopia per 250 anni. È famosa per i suoi castelli medioevali e per i suoi palazzi. IL più importante di essi è il palazzo di re Fasil ladas: due piani in basalto con la torre più alta merlata e altre quattro minori sormontate da cupole. Si vedono anche la piscina di re Fasil ladas, e la chiesa di Debran Berhan Selassie, una delle più caratteristiche chiese etiopi, al cui interno si possono ammirare dipinti e affreschi (in particolare i volti degli angeli nel soffitto) tra i più importanti dell’arte figurativa dell’Etiopia, dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

Lalibela 

Sorge a 701 km da Addis Ababa, via Weldiya ed è uno dei siti più affascinanti della Terra. Viene indicata come la “ Seconda Gerusalemme” per le sue 11 chiese rupestri fatte scavare nella roccia vulcanica da re Lalibela (1181-1221) secondo la leggenda, con l’aiuto degli angeli. La più famosa di esse è la chiesa a forma di croce di S. Giorgio.

La bassa valle dell’Omo

Prende il nome dall’omonimo fiume che nasce nell’altopiano etiopico e sfocia nel lago Turkana. È un bacino di notevole importanza sia archeologica che geologica. Grazie ai ritrovamenti di scheletri e utensili risalenti a circa 2.4 milioni di anni fa, questa valle è stata inserita nel 1980 nell’elenco del patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

 I Monti Simien 

Unico sito naturale in Etiopia, inserito nel patrimonio mondiale dell’Unesco, situato a 150 km a nord da Gondar, gode di bellezze paesaggistiche caratterizzate da grandi canyon che la rendono la miglior zona per il trekking in Etiopia. Il parco, ricco di flora e fauna, ospita, tra gli altri mammiferi, lo stambecco di Wualia, endemico abissino, il lupo abissino e il babbuino gelada.

Harar

città medievale, fu fondata circa 1000 anni fa, si trova a 526 km a est di Addis Ababa. Ospita più di 99 moschee e 102 santuari. Le caratteristiche dominanti di Harar sono le sue possenti mura, fatte costruire da Emir Nur nel 1566. I suoi mercati locali e i suoi artigianati, tra cui la tessitura e la lavorazione del vimini, costituiscono una grande attrazione per i turisti. La tradizione vuole che, al tramonto, le iene vengono sfamate con carne sanguinolenta da parte “dell’uomo delle iene”

Tiya 

Complesso sepolcrale preistorico, a circa 86 km da Addis Ababa, custodisce 36 monumenti tra cui 32 stele scolpite con simboli, molti dei quali ancora oggi non decifrati e quindi non collocabili nella storia temporale dell’Etiopia.

La bassa valle dell’Awash

Prende il nome dall’omonimo fiume ed è una zona dell’Etiopia abitata dagli Affar. La sua straordinaria importanza deriva dal ritrovamento di fossili di ominidi del Pleistocene, che fanno pensare a una valle abitata dagli uomini fin dalle origini del genere umano.

Nel 1974 fu ritrovato da Donald Johason lo scheletro femminile di un ominide (Australopithecus afarensis) che fu chiamato Lucy (in amarico Dinqinesh che significa “tu sei meravigliosa”) vissuto 3.2 milioni di anni fa. Il sito, nel 1980, è divenuto patrimonio dell’Unesco.

Il Sud dell’Etiopia

Il sud dell’Etiopia è straordinariamente sorprendente per la sua natura e le popolazioni che abitano questi territori. Convivono 83 gruppi etnici con 200-dialetti e tra questi, 56 risiedono nella parte meridionale dell’Etiopia. Di prezioso valore culturale ed antropologico con origini, abitudini e costumi vari, Halaba, Kembata, Hadiya, Wolayita, Dorze, Konso, Tsemai, Benna, Hamer, Ari, Mursi, Surma, Boddy, Caro, Yangatom (cangate), Dasenech, Arbore, Borena, Ghedio e Sidamo… Sono solo alcuni dei popoli che abitano queste terre che, nonostante i tempi moderni, continuano a vivere con culture tribali tramandate nel tempo.

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